Cellino San Marco è un comune della provincia di Brindisi dal 2 gennaio 1927, quando un Regio Decreto ne istituì la Provincia. Prima di allora ha sempre fatto parte della provincia di Lecce.
L’aspetto topografico ed estetico del centro abitato è stato fino a pochi decenni fa, quello tipico dei paesini pugliesi: il castello, o meglio il palazzo baronale con intorno ad esso le case imbiancate a calce.
In parecchie contrade del feudo cellinese sono venuti alla luce avanzi di antichità, rappresentati da tombe varie, anfore, monete ed altro materiale.
La stele funeraria di epoca romana, scoperta nel 1869, la preistorica tomba a forno con celle, risalente al 2000-1800 A.C., scoperta nel 1948 e un forno per cottura di vasi venuto alla luce nel 1949, ci autorizzano ad affermare che Cellino San Marco sia molto più antica di quanto si pensi, esistente già nel medioevo. I De Fallosa, i De Noha, gli Albrizzi, i Chyurlia e altri signori feudatari governarono Cellino tra il medioevo e l’età moderna (dal 1304 al 1806), sino a quando anche il nostro paese contribuì attivamente al rinnovamento morale e civile dell’Europa.
Il castello dei nobili Albrizzi e Chyurlia, la Chiesa Parrocchiale, la Cappella di San Marco, la Cappella annessa alla Masseria “La Mea”, il Palazzo Bolognini sulla via Cavour, la Villa “Neviera” o “Torre del Rifugio” cosiddetta per aver ospitato Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, sono segni perenni di un lontano passato.